Buon pomeriggio, da oggi parte il weekend di
Halloween molto amato dai bambini! Per noi adulti è al 50%, alcune
persone lo feggestiano e altre non lo vogliono neanche sentir nominare.
Sono molto religiosa, ma nonostante tutto mi piace Halloween! Credo sia
in breve uno dei tanti modi per ricordare i nostri cari che sono volati
in cielo in modo più "allegro". In realtà era questa la sua origine.
Con l'occasione di questo fine settimana voglio raccontarvi in tre
giorni di Halloween, partiamo subito nel capire cos'è Halloween:
Halloween è una festa antichissima. Non fa parte della nostra tradizione, ma si sta diffondendo rapidamente in Italia, grazie anche all’insegnamento della lingua e della cultura inglese nella scuola dell’obbligo. Le origini di Halloween sono antichissime: risalgono all’epoca in cui Francia, Irlanda, Scozia e Inghilterra erano dominate dalla cultura celtica, prima che l’Europa cadesse sotto il dominio di Roma.
Halloween è una festa antichissima. Non fa parte della nostra tradizione, ma si sta diffondendo rapidamente in Italia, grazie anche all’insegnamento della lingua e della cultura inglese nella scuola dell’obbligo. Le origini di Halloween sono antichissime: risalgono all’epoca in cui Francia, Irlanda, Scozia e Inghilterra erano dominate dalla cultura celtica, prima che l’Europa cadesse sotto il dominio di Roma.
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioè il 31 Ottobre, Samhain
chiamasse a sè tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una sorta
di terra promessa dove la giovinezza e la felicità erano eterni “Tir
nan Oge“. In questo giorno tutte le leggi dello spazio e del tempo erano
come sospese e il velo che divideva il mondo dei vivi dal mondo dei
morti (o Sìdh) si faceva più sottile, permettendo alle anime di
mostrarsi, di comunicare con i viventi e di divertirsi alle loro spalle,
fecendo scherzi ed impaurendoli con le loro apparizioni. Samhain era
una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti
all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno
appartenendo in parte sia all’estate sia all’inverno sia a nessuna delle
due, possiamo dire con certezza analizzando anche altre feste celtiche,
che sicuramente era un cancello per l’inverno e un tempo magico.
Per i Celti l’anno nuovo non cominciava
il 1° gennaio, come per noi oggi, bensì il 1° novembre quando terminava
ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e
del freddo, era un popolo dedito all’agricoltura e alla pastorizia, la
ricorrenza che segnava la fine dei raccolti e l’inizio dell’inverno
quindi assumeva una rilevanza particolare in quanto la vita cambiava
radicalmente, i greggi venivano riportati a casa dai verdi pascoli
estivi e le persone si chiudevano nelle loro case per trascorrere al
caldo le lunghe e fredde notti invernali passando il tempo a fare
lavori di artigianato, riparandosi dal freddo, costruendo utensili e
trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende, questo era il
pretesto per organizzare la vigilia del 1° novembre la festa più
importante dell’anno, una sorta di Capodanno dedicato a “Samhain” una
loro divinità, considerata il Signore della Morte e il Principe delle
Tenebre, “Samhain” significava “tutti i morti” o “tutte le anime” ed
era chiamato anche Trinoux Samonia, cioé “Tre Notti di Fine Estate”. I
colori tipici di questi festeggiamenti erano l’arancio per ricordare la
mietitura e quindi la fine dell’estate ed il nero a simboleggiare
l’imminente buio dell’inverno.
In Scozia la notte di Samhain gli
abitanti dei villaggi seppellivano pietre nella terra, che venivano
ricoperte di cenere e lasciate lì sino al mattino successivo. Se al
mattino una pietra era stata smossa, significava che la persona che
l’aveva seppellita sarebbe morta entro la fine dell’anno.
Nelle Highlands scozzesi, i giovani
uomini percorrevano i confini delle fattorie, dopo il tramonto, tenendo
in mano delle torce fiammeggianti per proteggere le famiglie dalle Fate e
dalle forze malevole che erano libere di camminare sulla terra quella
notte. Samhain era visto come un momento il cui si poteva facilmente
prevedere il futuro e i Druidi lo considerano uno dei momenti migliori
per predire la fortuna.
Il termine inglese “HALLOWEEN” ha
origine nel Medioevo, nelle Terre del Nordeuropa, allora dominio dei
Celti, con il termine “All Hallows” cioè “tutti i santi” modificandosi
poi in “All Hallows Eve”, cioè la vigilia di Ognissanti, ed infine
“Halloween”. La pronuncia corretta è: hallo-uiin facendo sentire l’acca
aspirata davanti.
Attraverso le conquiste romane Cristiani
e Celti vennero in contatto, anche i Romani fecero loro le pratiche
celtiche ma con l’andare del tempo svanì la paura di essere posseduti
dagli spiriti e rimase solo la tradizione di travestirsi.
Durante il periodo della cristianizzazione dell’Europa, la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell’ 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i santi del Paradiso, dal 13 Maggio al 1° Novembre.
Tuttavia l’influenza del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre, Giorno dei Morti dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi, che venivano festeggiati dai loro cari, mascherandosi da santi, angeli e diavoli e accendendo dei falò. I primi Cristiani vagavano di villaggio in villaggio elemosinando per un po’ di “pane d’anima” dolce fatto di forma quadrata con l’uva passa (come il nostro “pane ramerino”). Più dolci ricevevano più preghiere promettevano per i parenti defunti dei donatori. A quell’epoca si credeva che i morti rimanessero nel limbo per un certo periodo dopo la morte e che le preghiere anche fatte da estranei potessero rendere più veloce il passaggio in paradiso.
Nonostante i tentativi della Chiesa cristiana di eliminare i riti pagani di Samhain, è rimasta una festa legata al mistero, alla magia, al mondo delle streghe e degli spiriti.
Durante il periodo della cristianizzazione dell’Europa, la Chiesa tentò di sradicare i culti pagani, nel tentativo di far perdere significato ai riti legati alla festa di Samhain, nell’ 835 Papa Gregorio Magno spostò la festa di Ognissanti, dedicata a tutti i santi del Paradiso, dal 13 Maggio al 1° Novembre.
Tuttavia l’influenza del culto di Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X secolo, una nuova festa: il 2 Novembre, Giorno dei Morti dedicato alla memoria delle anime degli scomparsi, che venivano festeggiati dai loro cari, mascherandosi da santi, angeli e diavoli e accendendo dei falò. I primi Cristiani vagavano di villaggio in villaggio elemosinando per un po’ di “pane d’anima” dolce fatto di forma quadrata con l’uva passa (come il nostro “pane ramerino”). Più dolci ricevevano più preghiere promettevano per i parenti defunti dei donatori. A quell’epoca si credeva che i morti rimanessero nel limbo per un certo periodo dopo la morte e che le preghiere anche fatte da estranei potessero rendere più veloce il passaggio in paradiso.
Nonostante i tentativi della Chiesa cristiana di eliminare i riti pagani di Samhain, è rimasta una festa legata al mistero, alla magia, al mondo delle streghe e degli spiriti.
In Irlanda si diffuse la tradizione di
lasciare qualcosa da mangiare e del latte da bere fuori dalla porta, in
modo che gli spiriti passando potessero rifocillarsi e decidessero di
non fare degli scherzi agli abitanti della casa. Sempre in alcune zone
dell’Irlanda si narra che i vivi non volevano essere posseduti dai
morti, perciò i contadini dei villaggi rendevano le loro case fredde ed
indesiderabili spegnendo i fuochi nei camini e rendevano i loro corpi
orribili mascherandosi da mostri gironzolando tra le case per far
scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano. Un’altra
spiegazione del perché i Celti spegnessero ogni fuoco non risiede nello
scoraggiare la possessione dei loro corpi, ma nel fatto che
riaccendessero ogni focolare prendendo la fiamma da un unico gigantesco
fuoco druidico che veniva acceso nella notte del 31 ottobre nel mezzo
dell’Irlanda a Usinach.
Tra il 1845 e il 1850, a causa di una
malattia che devastò le coltivazioni di patate, circa 700.000 Irlandesi
emigrarono in America, portando con sè le loro usanze, tra cui anche
quella di festeggiare l’antico capodanno. Mentre in Irlanda ornavano ed
illuminavano per i festeggiamenti dei cavoli rapa in America si
accorsero che le rape americane erano piccole, ma anche che le zucche
erano più grosse e più facili da scavare dei cavoli rapa. Ecco perché a
tutt’oggi è una zucca intagliata al cui interno è posata una lanterna il
simbolo della festa. Quindi la tradizionale Jack O’Lantern, simbolo
incontrastato di questa festa, è ricavata da una zucca solo da circa 100
anni.
Negli Stati Uniti Halloween perse con il passare degli anni i suoi significati religiosi e rituali, e divenne un’occasione per divertirsi e organizzare party. A tutt’oggi i protagonisti sono soprattutto i bambini che, nella tradizione americana, in questa notte vanno di casa in casa dicendo “trick or treat”, cioè “dolcetto o scherzetto”, cioè o mi dai qualcosa o ti faccio un maleficio, un sortilegio. . Pare che ogni anno gli Americani spendano due milioni e mezzo di dollari in costumi, addobbi, feste per il 31 ottobre.
Come dicevamo all’inizio, anche grazie
all’insegnamento della lingua e della cultura inglese nella scuola
dell’obbligo, Halloween si sta diffondendo in molti Paesi del mondo,
Italia compresa ed è motivo perlopiù di feste e divertimento per i più
piccoli.
Purtroppo però la festa viene
interpretata dai più grandi solo ed esclusivamente all’attuale Halloween
festeggiata in America, non alle sue origini più antiche e
misteriose…parte di una tradizione ed un folklore che non ci
appartengono pìù.
Fonte: Il Rifugio Degli Elfi
Fonte: Il Rifugio Degli Elfi
6 commenti:
Cara Shane, è bello vedere che ovunque, si stanno preparare per la grande festa di Halloween, i bambini si mettono le più strane maschere che i genitori le hanno preparato. Ha dirti il vero ha me personalmente non mi piace questa festa, forse sarà perché sono del vecchio stampo, io la trovo un po macabra!!!
Ciao e buona serata con un abbraccio e un sorriso:) sorridere fa bene!
Tomaso
Mi sono simpatiche quelle buffe zucche, le streghe e i fantasmini che impazzano nei giorni di Halloween , però è una festa che non sento. Va bene per i bambini che amano queste cose, queste immagini, questi trucchi ma io non mi sento di festeggiare Halloween. Un saluto e buon week end lungo.
Da noi ha preso piede nei recenti anni più che altro occasione x locali di fare feste... Non ha un vero significato x noi come invece x altri paesi dove qst usanza è più sentita o consolidata da anni.
Un caro saluto e buon. Halloween se lo festeggi
Ciao Shane, grazie della visita e del tuo gentile commento!
Buon fine settimana
Carmen
buon fine settimana. Adoro le decorazioni di halloween.
Devo essere sincera sono una di quelle che non festeggia, ricordo solo che da bambina mia nonna mi comprava dei giocattoli in questa occasione. Grazie per essere passata dal mio blog
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